Il comune di Adjohoun è fra quelli che, in Benin, sono più toccati dal fenomeno del traffico e dello sfruttamento dei bambini. Aiutare le donne, salvare i bambini dalla piaga della tratta e creare sviluppo rappresentano degli obiettivi a lungo termine che il progetto si pone.
Scopo di Feda è , quindi, quello di migliorare le condizioni socioeconomiche delle donne e dei bambini di Adjohoun, parte più fragile della popolazione.
Anno inizio e fine progetto
2011 – 2012
Finanziatore
Bando Regione Piemonte “Sostegno Alle Attività di Cooperazione del Territorio Piemontese- Iniziative Di Cooperazione Decentrata – Anno 2010”.
Partner di progetto
- Comune di Adjohoun (ente omologo)
- Enaip Piemonte
- CISV
- ARC EN CIEL (soc. Agr. Coop.)
- ITIS L DA VINCI
- POLITECNICO E UNIVERSITA’ DI TORINO – Dipartimento Interateneo Territorio
- “ La piccola fattoria “ di Gattico
- Comune di Briga Novarese
- US ACLI Borgomanero
- ONG ACTION PLUS
- Collège d’Enseignement General (CEG) d’Adjohoun Centre
- Collectif des Artisans de la Commune d’Adjohoun
- Groupement des Femmes Gbénonkpo-Zoungobo
- Groupement des Femmes Wangninan-Tobé
- Union Communale des Groupements des Femmes d’Adjohoun
Descrizione e obiettivi del progetto
Il progetto ha contribuito al miglioramento delle condizioni di vita della popolazione più vulnerabile, indirizzandosi ai gruppi sociali più deboli (donne, bambine), promuovendo un accesso più equo alle risorse e alle pari opportunità, in modo da partecipare al processo di sviluppo ( attraverso la formazione professionale e tecnica e la dotazione degli strumenti necessari, per avviare le attività, in modo da produrre reddito alle famiglie), offrendo loro la possibilità di formarsi e di esercitare delle attività che li valorizzi e che gettino le basi di prospettive per il benessere sul piano economico e sociale.
Il Progetto si è posto in continuità con il PROGETTO: “E.R.I.C.A. – Enfants, Regroupements des Femmes, Initiative Commune Adjohoun”, finanziato dalla Regione Piemonte nel 2008, promosso da Enaip Piemonte, all’interno di un ampio partenariato, di cui molti partner sono altresì presenti in FEDA, tra cui, a livello piemontese, la CISV e l’Università di Torino, ed a livello beninese tutti i partner presenti precedentemente.
In particolare, utilizzando le indicazioni e i dati forniti dallo studio tecnico-finanziario realizzato all’interno del citato progetto, ha sviluppato un filone di attività ritenuto fondamentale sia dalle autorità locali che dal partenariato beninese, all’interno del Centro di Accoglienza e di Formazione di Adjohoun (progetto UE della CISV). Nel Centro di accoglienza e di formazione (ultimato ad inizio del progetto SFIDA), è stato allestito un laboratorio per la trasformazione e la conservazione della frutta e della verdura e si sono realizzate sessioni di formazione rivolte ai gruppi femminili.
Gli obiettivi specifici erano due: promuovere l’integrazione professionale e lo sviluppo di attività che generano reddito per le donne e gli adolescenti in età lavorativa e veicolare conoscenze ed esperienze a sostegno della cooperazione.
Risultati
Allo scopo di attivare un processo di empowerment a livello di contesto locale che garantisca stabilità al Centro di accoglienza e formazione (centre Vignon), le formatrici che opereranno nel Centro sono state individuate in loco tra le donne che già lavoravano nell’ambito della conservazione alimentare. Queste donne sono state adeguatamente preparate e aggiornate, sia sulle moderne tecniche di trasformazione degli alimenti per una loro migliore conservazione, in modo che potranno insegnare alle giovani accolte nel Centro.
La formazione è stata progettata sia sulle tecniche di produzione che sulle modalità didattiche più efficaci in considerazione delle caratteristiche delle future allieve. Perché le future iniziative di formazione che si prevedeva di realizzare presso il Centro raggiungendo la massima efficacia è stato necessario dotare il laboratorio di trasformazione di alcune attrezzature, fornendo gli strumenti di base per la trasformazione e l’essicazione degli alimenti, in funzione anche di un avvio di produzione dei succhi di ananas.
Un’ azione specifica di formazione con donne provenienti dai è stata realizzata con i GF (Groupement de Femmes), gruppi di donne – in media di 15/20 donne – che si uniscono per assicurarsi la solidarietà reciproca per superare le difficoltà e facilitare lo svolgimento delle loro attività.
Benché attive nei i GF, le donne, che operano secondo modelli tradizionali e spesso obsoleti, necessitavano di essere aggiornate rispetto alle tecniche più moderne di conservazione, trasformazione ed essiccazione dei cibi.
Il laboratorio di trasformazione è stato inaugurato ufficialmente dai rappresentanti dei due Comuni, Ignazio Stefano Zanetta e Gérard Adounsiba, il 1 agosto 2012.
Sono state inoltre erogate sessioni di animazione sul territorio per la promozione dei diritti delle donne e per far crescere all’interno della comunità la considerazione del valore e del ruolo sociale delle donne.
In Particolare:
- Attività di sensibilizzazione nei villaggi, attraverso conferenze e presentazioni in power point (5 sessioni per un totale di circa 1200 persone)
- Attività nei “collèges d’enseignement secondaire”, con modalità di comunicazioni verbali e animative (circa 700 giovani)
- Coinvolgimento e mobilitazione dei capi-villaggio e dei “capi tradizionali” (garanti del diritto tradizionale)
- Organizzazione di 6 trasmissioni radio (si stima abbiano raggiunto circa 25000 persone), trasmesse dalla radio locale « La Voix de la Vallée »
In Italia sono stati organizzati sia eventi istituzionali di presentazione del progetto che incontri con le associazioni del territorio e con le scuole.
L’obiettivo generale è di contribuire allo sviluppo economico sostenibile, al miglioramento delle condizioni sociali ed economiche delle donne e delle bambine in situazione di vulnerabilità, nel Comune di Adjohoun, ma non solo.
Si intende, quindi, operare per valorizzare l’esperienza sul territorio piemontese e beninese, con sempre maggiore diffusione dei valori della cooperazione decentrata.
Ignazio Stefano Zanetta, Vice Sindaco Città di Borgomanero con delega alla Cooperazione decentrata